Dalla Francia all’Irlanda, passando per Napoli e Milano: la storia del vecchio continente passa anche attraverso i cimiteri, spesso ricchi di bellezze architettoniche sepolcrali. Quali sono i migliori?
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Con l’arrivo del Ponte del 1° novembre, un’opportunità unica si presenta per coloro che desiderano scoprire le capitali europee attraverso una prospettiva insolita ma ricca di storia e cultura: i cimiteri.
Spesso trascurati nelle guide turistiche tradizionali, i cimiteri delle capitali europee custodiscono storie millenarie, monumenti maestosi e testimonianze di epoche passate. In questo articolo, ci immergeremo nella top 10 dei cimiteri più apprezzati da visitare durante questo lungo weekend, esplorando i luoghi in cui le pietre tombali narrano le vicende di città e nazioni.
Un’occasione non solo per riflettere sulla fragilità della vita, ma anche per apprezzare l’arte, l’architettura e il patrimonio sepolto che questi cimiteri offrono nelle capitali europee. Prepariamoci a un viaggio in cui ogni lapide racconta una storia e ogni viale è un percorso nel passato affascinante di queste straordinarie città.
Valore storico e artistico
I cimiteri contengono personaggi che hanno scritto la storia dell’Europa, bellezze sepolcrali e particolarità. È quanto è possibile ricordare e scoprire visitando un cimitero. E Tripadvisor viene incontro al viaggiatore fornendo degli spunti per visitare quelli più affascinanti e ripercorrere fatti storici.
Nell’ideale top 10, troviamo al primo posto il cimitero americano di Coleville-sur-mer, in Francia, riportato nella scena iniziale di Salvate il soldato Ryan: si trova in Normandia e richiama alla memoria uno degli episodi chiave della Seconda guerra mondiale. Ospita oltre novemila tombe di soldati statunitensi deceduti durante lo sbarco e nelle operazioni successive.
Il cimitero di Glasnevin, a Dublino è al secondo posto: consacrato e aperto al pubblico nel 1832 ospita le spoglie di Michael Collins, Daniel O’Connell e Costanza Markievicz, illustri personaggi storici irlandesi. Sul gradino più basso del podio c’è il cimitero americano di Cambridge, in Inghilterra: quasi quattromila spoglie si trovano qui, morti nella Battaglia dell’Atlantico o nei bombardamenti nel nord-ovest.
Si continua con un altro cimitero americano, quello di Lussemburgo: istituito il 29 dicembre 1944, durante l’offensiva delle Ardenne. Il cimitero di guerra inglese di Bayeux è il più grande camposanto britannico della Francia. A Zonnebeke, in Belgio, si trova il cimitero di Tyne Cot: sono ben 12mila i soldati morti che riposano nelle Fiandre.
Tocca poi all’Italia: il cimitero delle Fontanelle a Napoli si trova al centro del Rione Sanità: conserva da quattro secoli i resti di chi non poteva permettersi degna sepoltura e le vittime delle grandi epidemie che hanno colpito la città nella storia.
A Roma il Cimitero del Verano si erge come un monumento silenzioso di storia e memoria, e il suo fascino è tanto inestimabile quanto la sua estensione. Oltre ad essere il luogo di riposo finale di molti personaggi illustri della storia italiana, questo cimitero accoglie visitatori con la maestosità delle sue sculture e la serenità dei suoi viali alberati. Non solo un luogo di triste contemplazione, il Cimitero del Verano è anche un’opportunità per esplorare l’arte funeraria e per riflettere sul significato del passato. Le pompe funebri a Roma, consapevoli della delicatezza di questi momenti, giocano un ruolo fondamentale nell’organizzazione e nella gestione dei riti funebri, contribuendo così a onorare le tradizioni e a garantire un addio rispettoso a coloro che ci hanno lasciato.
A Milano spicca il cimitero Monumentale, progettato dall’architetto Carlo Maciachini: sculture, edicole funebri e altre opere al suo interno lo rendono un museo a cielo aperte, dall’elevato valore artistico. Completano il quadro le tombe di celebri intellettuali come Alessandro Manzoni, Salvatore Quasimodo, Filippo Tommaso Marinetti e Giorgio Gaber.
Chiudiamo la carrellata con il cimitero di Arnos Vale di Bristol: fondato nel 1837 è poi caduto in rovina. Ora alcune associazioni locali si sono prese la briga del restauro. Infine, ecco il cimitero di Ramparti a Ieper, in Belgio: progettato dall’inglese Blomfield fu utilizzato dalle truppe del Commonwealth fra il 1915 e il 1918.